Se Organizzazione, Innovazione e Comunicazione, intesi quali driver strategici per l’evoluzione dei servizi professionali, si possono tradurre semplicemente, quanto efficacemente, in come fare meglio, come fare di più, e come farlo sapere, e dei tre aspetti il terzo è spesso quello che si perde per strada, anche il concetto di come fare meglio, probabilmente in pole position tra i pensieri mattutini del professionista, dovrebbe essere riesaminato e riprogettato in relazione all’attuale contesto economico e sociale, caratterizzato da rischi di ogni genere, continui cambiamenti, e da un rapporto sempre più laico tra cliente e professionista.
Alla data attuale “fare meglio” non significa soltanto gestire un incarico in modo più preciso e puntuale. Il significato si estende al nostro modo di essere, di comportarci, di operare.
Fare meglio potrebbe significare (e dico potrebbe perché non esiste una risposta univoca) essere più preparati ad affrontare e gestire i rischi, da quelli “esistenziali” a quelli operativi, avendoli analizzati e definiti per poi individuare modalità operative più o meno spontanee per fronteggiarli. Oppure essere più informati ed allineati rispetto alle norme vigenti. O essere più etici, e quindi portatori di valori morali più importanti. Oppure ancora essere più responsabili rispetto alla società e ai diritti delle persone, soprattutto delle più deboli. O più rispettosi dell’ambiente, avendo adottato tecnologie più appropriate e modalità operative più sostenibili. Ovvero più efficaci, fornendo soluzioni piuttosto che mere ore di lavoro. O più efficienti, avendo ridotto al minimo sprechi e perdite di tempo. O più profittevoli, per aver ottimizzato la gestione del proprio business. O un mix di tutto quanto precede, ed anche altro, alla ricerca del continuo miglioramento.
Ognuna di queste possibili alternative, o meglio componenti del nostro fare meglio, rappresenta di per sé un mondo da scoprire, esplorare e fare proprio alla ricerca di nuove opportunità, ma soprattutto di una dimensione individuale, possibile e migliore, in cui poter operare con serenità.
Tutto questo ricordandosi di essere vigili per difendere la propria indipendenza di pensiero in un momento in cui anche le migliori pulsioni verso il bene comune vengono senza troppi riguardi strumentalizzate, dalla politica all’economia alla cultura, per altri – e meno nobili – fini.
Questi i temi portanti del nostro 15° Meeting, che raccoglierà e metterà a confronto, come ed ancor più rispetto agli anni passati, le voci e le esperienze di professionisti, imprenditori, docenti ed altri protagonisti, ognuno per le proprie peculiarità, del nostro tempo.
Non perdete l’opportunità di fare un pieno di idee, spunti ed esperienze per mettere a punto il vostro modo di fare meglio.
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